Enrico Rossi’s Message

In Memoria di Carlo

Non conoscevo Carlo molto bene. Credo di averlo incontrato non più’ di una manciata di volte qui a Londra, tra LSE e Bermondsey, diversi anni fa. Per cui, potrebbe risultare difficile trovare le giuste parole, e chiarire i pensieri. Sembrano passati così’ tanti anni da quando facevamo il master qui a Londra. Eppure, ci sono un paio di momenti che ho chiaramente impressi nella memoria e ai quali il mio pensiero corre veloce, quando penso a Carlo.

Mi ricordo I pomeriggi estivi, passati a casa sua a guardare Mondiali ed europei dell’Italia. Mondiali ed europei andati a finire male, senza troppe soddisfazioni calcistiche. Eppure, ricordo quei pomeriggi con grande leggerezza e piacere. Il divano sul quale eravamo assiepati, le birre, le prese in giro, ed un immancabile libro di Gramsci porta fortuna: il talismano dei rigori che veniva chiamato in causa, dalla libreria di Carlo, ogni volta che ve ne era bisogno. Come in occasione dei rigori contro l’Inghilterra, vinti, ovviamente. E non si sa se sia stato più’ a causa del fatto che l’Inghilterra contro l’Italia non può’ proprio vincere, o più’ per i nostri rituali scaramantici, mentre aspettavamo trepidamente il successivo calcio di rigore.

Questi sono i ricordi che ho, lontani nel tempo ma spensierati e felici, durante serate di Giugno, a casa di Carlo, tra una birra e una pizza, sapendo che, tutto sommato, quello che contava era il condividere qualche emozione insieme.
Non conoscevo Carlo molto bene, ma il fatto che potessi condividere emozioni così’ intense e genuine, a casa sua, scherzando e ridendo come se ci fossimo conosciuti da anni, mi fa capire che persona generosa, aperta e solare fosse. He will be missed.

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